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data: 30.05.2015
distanza: 19km
dislivello: 1649D+
biciclette: Specialized Camber 29, Specialized Camber 29
ciclisti: Giannino, Ema

Quando passa il Giro d’Italia nella città dove abiti è sempre una grande festa ma, andare a vederlo in alta montagna, dove solitamente si svolgono le azioni più importanti della tappa è tutta un’altra cosa. La particolarità di questa dura salita alpina è che la strada asfaltata finisce circa a metà e per il resto è sterrata, certo in occasione del Giro lo sterrato viene appiattito, ma sempre di terra e pietre si tratta. Siamo andanti su tranquilli con le mountainbike e, con nostra sorpresa, non sono pochi quelli che abbiamo passato in salita, ma non era una gara, la gara vera, sarebbe passata da li a poco. Si arriva su, qualche foto, si tenta di incastrare le bici da qualche parte e ci si posiziona in attesa, tirando fuori dagli zaini mantelline e vestiti più pesanti, perché a stare fermi in alta montagna si prende freddo. La prima cosa che si avverte è la puzza di frizioni sotto sforzo e di freni bruciati, passano le autorità e qualche ammiraglia, poi arrivano i ciclisti, quelli professionisti, quelli che quando li vedi in salita, sulla salita dove tu hai appena usato tutte le energie per sopravvivere, passano come se fosse pianura, a velocità da moto. La folla si incendia, passano tutti gli scalatori e gli uomini di classifica, diverso tempo dopo quelli più pesanti, che comunque, vanno più veloce di quanto si possa immaginare.

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