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Fin da bambino per me la “bici da corsa” era collegata al marchio Bianchi, sì, fin da piccolo quando consumavo quei cataloghi con le biciclette di quel particolare e riconoscibilissimo colore azzurro, anzi Celeste. La bici del Campionissimo nei racconti dei nonni e la bici che da ragazzo ho visto usare da Pantani per la doppietta Giro-Tour. Ed ora che ho 41 anni e di bici da corsa ne ho avute diverse, ho deciso di prendere una Bianchi!

A metà febbraio è arrivata lei! sì, un’altra bici! Nello specifico una Bianchi Infinito CV del 2022. Bici da corsa, categoria Endurance, montata Shimano Ultegra, con i freni a disco, con l’unico upgrade delle ruote in carbonio Miche. Trovate la scheda tecnica completa a fine articolo.

E se vi state chiedendo che bisogno c’era di un’altra bici ecco, questo è ciò che vorrei venisse fuori da queste righe.

Sentivo la necessità di una bici più comoda della BMC SLR01 TeamMachine che mi accompagna ormai da sei anni, qualcosa di meno aggressivo e meno racing, per fare tanta strada e tanta salita, in maniera più morbida e sicura. E sono bastati poco meno di 500km con questa Infinito CV per capire che era proprio ciò che cercavo.

Per i malati del grammo no, non è una bici leggera, con i suoi 8kg è ben lontana dai 6,6 della BMC, ma è tanto, tanto comoda. Comodità dovuta a quel CV che c’è nel suo nome che è un sistema che cancella le vibrazioni. Questo insieme alle coperture da 28 fa sembrare ogni strada più vellutata. 

Poi ci sono i rapporti, per me che sono abituato al 52/36 del DuraAce montato sulla TeamMachine, pedalare con quella compatta 50/34 all’inizio è stato strano, quasi difficile. Ma ora che mi ci sto abituando è piacevole e inizio ad amarla verso fine giro, quando con le gambe cotte ti trovi davanti l’ultima salitella di giornata o uno strappo imprevisto, ecco, sai che puoi contare su dei rapportini agili con cui affrontarli.

Ora veniamo alle impressioni su strada iniziando subito da quello che per me, è l’aspetto più importante: la salita. Come sempre sarò sincero con voi, non è una bici con cui partire e staccare tutti in salita, ma una bici morbida e comoda che si presta bene ad affrontare uscite con tanto tanto dislivello, con calma, senza strafare. In discesa è una bici sicura, facilmente prevedibile e mai impegnativa. In pianura permette di mantenere buone medie senza sforzarsi eccessivamente e smorzando quasi tutte le asperità che l’asfalto propone. In conclusione è una bici comoda con cui passare tante ore in sella, senza l’ambizione di essere i primi ad arrivare in cima, ma sicuramente quelli che ci arrivano col sorriso.

Qui trovate un video a lei dedicato

Scheda Tecnica Dettagliata

Telaio: Infinito CV Disc, Carbon Bianchi CV (taglia 50)
Forcella: Bianchi Full Carbon
Trasmissione: Shimano Ultegra FC-R8000
Guarnitura: 50x34T Hollowtech II
Pedivelle: 170mm
Pacco pignoni: 11v 11-32T
Freni: Shimano BR-R8070, Center Lock 160mm
Ruote: Miche SWR T38 DX 38mm (di serie Vision Trimax 30)
Pneumatici: Pirelli P7, 700 x 28c
Manubrio, Piega: Reparto Corse Alu
Reggisella: Reparto Corse Carbon
Sella: Fi’zi:k Antares VS R1 (di serie Fi’zi:k Argo Tempo R5)
Pedali: Look Keo Carbon Ceramic Ti
Portaborracce: Elite

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GianniGianni11 Aprile 2024