Quando il GIRO passa sulle strade di casa, è impossibile non fermarsi a guardarlo. La tappa di oggi era l’ultima di montagna: l’ultima occasione per provare qualcosa di decisivo. Il percorso prevedeva tre salite leggendarie: il Col del Lys, il Colle delle Finestre e l’arrivo finale a Sestriere.
All’inizio pensavamo di andare sul Finestre, com’era successo una decina d’anni fa: è la salita più dura e spettacolare del trittico. Ma poi, essendo in gruppo, abbiamo optato per il Lys, più semplice da raggiungere in bici. Come sempre, c’era tantissima gente ai bordi della strada, come sempre gli asfalti erano stati rifatti per l’occasione, e a differenza di molte altre edizioni… oggi la corsa si è accesa davvero.
L’attacco decisivo è arrivato proprio sul Colle delle Finestre. La Visma-Lease a Bike, fino a quel momento era stata poco appariscente, ma era riuscita a mettere in atto una tattica già sperimentata (con ottimi risultati) in passato: mettere Van Aert in fuga per fungere da supporto per un attacco di Yates. Nel frattemo la EF di Carapaz ha alzato l’andatura già prima dell’attacco della salita del Lys e anticipando lo scatto dell’ecuadoreno sulle prime battute del colle delle Finestre; la risposta di Del Toro non si è fatta attendere, mentre Yates ha preferito salire inizialmente del suo passo, per poi ricongiungersi ai due e coglierli di sopresa qualche momento dopo: accelerazione secca, nel tratto ancora asfaltato, che ha sorpreso tutti. Del Toro e Carapaz, forse incerti su chi dovesse rispondere o semplicemente già al limite, si sono guardati per un istante di troppo. Un’esitazione che è sembrata quasi una resa.
Yates non ha più voltato lo sguardo indietro: si è lanciato in discesa e poco dopo si è ricongiunto con un Wout van Aert monumentale, già in fuga da chilometri. Insieme hanno costruito il colpo di scena di questa edizione. Yates ha strappato la Maglia Rosa, con una combinazione di gambe e coraggio. Il resto… è già storia.










